Ospitalità russa. Parte 1



“ Ma è vero che i russi siano così freddi?” “Dicono tutti che voi russi siate molto chiusi” oppure “Ma come fate a vivere in un paese dove la gente non sorride?” Forse dopo il primo viaggio nella Federazione Russa qualsiasi turista penserà proprio così. Ma io da vera russa, nata e vissuta in quel Paese fino a 6 anni fa vi dico che non è assolutamente così. Le  persone russe sono molto buone, sorridenti e aperte, MA, non con tutti. Se qualcuno di voi ha un amico russo mi capirà sicuramente. Noi russi non facciamo amicizia con qualsiasi persona e non sorridiamo a ogni sconosciuto.

Tutto un altro discorso se avete invece la fortuna di avere qualche amico russo o quella ancor maggiore di essere suoi ospiti. Proprio là, attraversando la soglia di casa capirete cos’è vera ospitalità russa. Vi auguro almeno una volta in vita vostra di vivere questa accoglienza calorosa, perché una volta vissuta non la dimenticherete mai.

Ogni volta tornando nella mia città natale aspetto col batticuore quei bellissimi incontri con le amiche del cuore. Non vedo l’ora di trovarmi a casa loro oppure di invitarle a casa mia per “un the in cucina”. E’ un modo di dire e un modo di incontrarsi con gli amici (tipicamente russo) che scalda il cuore a qualsiasi russo soprattutto a quelli che vivono lontani dal proprio paese e ne sentono la mancanza. Può sembrare strano ma questa piccola cucina diventa un’oasi di calore dominata da un’amichevole atmosfera che in nessun altro paese del mondo troverete. Immaginatevi una bella sera d’inverno quando fuori tanti piccoli fiochi di neve cadono lentamente sulla terra e la luce dei lampioni illumina la loro danza. Oppure una piovosa giornata d’autunno quando fuori fa freddo e tutto ormai è grigio. E voi che correte a casa della vostra amica o del vostro amico per un bel the. E allora entrate in cucina dove vi aspetta il tavolo con le tazze da the in porcellana, la teiera con l’infuso appena fatto (rigorosamente in foglie, mai in bustina) e qualche biscottino o cioccolatino.  Ed ecco, ci siamo. Il padrone di casa versa il the nelle tazze e cominciate dei bei lunghi e infiniti discorsi su tutto. Ogni argomento va benissimo: il tempo, un nuovo film, il lavoro, l’amore, una mostra appena visitata oppure anche un lungo discorso su Tolstoj o lo stile di vita giapponese. Meglio ancora se siete amici da tutta la vita, a questo punto il discorso sulla filosofia lascia pian piano il passo alle risate e ai lunghi ricordi della vostra infanzia e gioventù passate insieme. La spontaneità nel parlare e discutere, ecco cosa è caratteristico non solo per i moskoviti, ma per tutti i russi.  Avrete così trascorso una bella serata o un bel pomeriggio in compagnia del the e del vostro amico. In Russia non esiste un’ora esatta, come per esempio in Inghilterra, nella quale si prende il the. No, da noi non è così. Il tè lo potete bere sempre. Con amici, parenti, andando a trovare la nonna oppure se da voi è venuta la vicina di condominio. Una volta per questa “ceremonia russa del the” si usava il samovar. Adesso purtroppo non ogni casa può vantare il possesso di questo oggetto ormai storico.



Quest’anno anche mio marito, per sua ammissione, ha avuto la fortuna di sentire il calore dell’ospitalità russa fuori da casa mia. Dico fuori perché a casa mia è sempre coccolato dai miei genitori. Casualmente sono andata a trovare i nonni della mia miglior amica, che mi hanno vista crescere e in qualche modo mi hanno anche loro cresciuto. Volevano salutarmi dopo tanto tempo, e con me mio marito e la mia bimba. Essendo arrivati a casa loro per un piccolo salutino, con pochissimo preavviso, abbiamo trovato la tavola apparecchiata in modo impeccabile col servizio da tè in vera porcellana (l’ospite è sacro e per l’ospite viene messo sul tavolo tutto il servizio migliore). Al centro del  tavolo ci aspettavano già i blini col caviale rosso appena fatti (crepes con caviale), i cioccolatini, un liquore fatto da loro in casa a base di frutti di bosco e i piccoli dolcetti russi “korzinochki”(“cestini”, корзиночки) che assomigliano molto alle crostatine italiane ma invece della crema pasticcera vengono farciti con latte condensato lesso (varenaia sgushenka, вареная сгущенка), altra tipicità russa. E allora tutti a tavola… a mangiare, bere e chiacchierare. A noi russi piace parlare.
         Sin dai tempi antichi l’ospite è sacro. Quando si riceve un ospite i padroni di casa apparecchiano il tavolo e ci mettono solo il cibo migliore e più buono.
Come racconta mio papà che ben ricorda i tempi sovietici: “Ogni giorno mangiavamo cose molto semplici, avevamo i frigoriferi ma anche i negozi di alimentari che non potevano offrirci molto come adesso. Quando venivano degli ospiti però, miracolosamente sul tavolo apparivano delle vere delizie: caviale, salmone, storione, il salame migliore e la vodka ovviamente, quella più buona!”.

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