La ricetta di blini
La settimana prossima
il mondo ortodosso festeggerà la "Maslenica" (Масленица), quando la gente si diverte
e cucina i blini (блины). Se mi chiedete qual
è piatto tipico russo, senza pensarci tanto vi rispondo che sono proprio i
blini naturalmente!
I primi blini appaiono
sul tavolo degli abitanti della Rus’ antica nel lontanissimo anno 1005 d.c. Esistono
numerose leggende che narrano delle loro origini. Una dice che il primo blin fu
la conseguenza dell’errore commesso da una contadina. Per sbaglio prese del kissel
d’avena che era sul tavolo e lo fece cuocere ed evaporare dentro la stufa
russa. La contadina accorse molto tardi del suo sbaglio e servì comunque alla
sua famiglia quanto ottenuto. La famiglia apprezzò molto il suo “errore” e
grazie a questo adesso possiamo mangiare questo piatto così buono.
Come dice uno studioso
della storia russa “blin” deriva dalla
parola “mlyn”, sostantivo derivato del verbo “molot’ ” – macinare. Infatti
l’ingrediente principale del piatto è il grano macinato, cioè la farina. Nella
Rus’ antica i blini si potevano acquistare da venditori di strada, nelle bancarelle
e nelle trattorie.
Nell'impasto si possono
mettere diversi tipi di farina: di semola, di grano saraceno, di miglio. Come
farcitura vanno benissimo il caviale rosso o nero, l'aringa, i funghi, il salmone
e lo storione. I blini si possono mangiare sia come primo che come secondo
piatto. Li mangiamo anche come dolce, insieme a miele, panna acida (smetana),
tvorog (una specie di ricotta o fiochi di latte), marmellata e ovviamente accompagnati
dal the.
Ai nostri giorni i
blini li potete gustare naturalmente a casa di qualsiasi russo. Anche in
numerosissimi ristoranti, non solo di cucina russa. A Mosca e San Pietroburgo
in quasi tutti ristoranti esiste l’offerta per la colazione , nei maggiori casi
valida la mattina nei giorni feriali
dalle 7 alle 11, ma in alcuni ristorante anche sabato e domenica. Nel weekend invece esiste l’offerta del
brunch. Proprio in queste ore potete trovare sul menù i blini, perché
tantissimi russi li mangiano anche a colazione.
Se invece adesso per qualche motivo non potete
andare in Russia oppure a casa di qualche russo, vi racconto io la mia ricetta
dei blini. Sottolineo proprio la mia perché la ricetta subisce sempre piccoli
cambiamenti da cuoco a cuoco.
-
400 ml di latte di kefir *
-
200 ml di acqua
-
2 uova
-
250 gr di farina
-
3 cucchiai di olio di arachidi o di
girasole **
-
3 cucchiai di zucchero (i blini non
devono essere molto dolci perché dopo li mangerete sia con condimenti salati
che con quelli dolci)
-
un pizzico di bicarbonato
-
un pizzico di sale
*preparando i blini si può usare sia latte che
kefir (a volte nel supermercato c’è
anche il latte di kefir). Il gusto cambia in base a questo ingrediente. Io e
mio marito personalmente preferiamo i blini a base di kefir. Il kefir lo potete
trovare nel banco frigo di qualsiasi supermercato tra il latte e la panna
fresca.
** Mi raccomando non usate l’olio di oliva, avendo
il gusto molto forte, vi rovinerà il piatto
Preparazione:
1. In
una ciotola sbattete leggermente le uova, aggiungete quindi zucchero, sale e
kefir. Mescolate tutto bene.
2. Bollite
l'acqua, scioglieteci il pizzico di bicarbonato e versate tutto nel composto
con kefir. Mescolate tutto. Dovrebbe venire il composto uguale o leggermente
più liquido di quello per il tiramisù.
3. Preriscaldate
la padella. Attenzione! La padella deve essere molto calda.
4. Con
un mestolo prendete un po’ di composto e versatelo sulla padella***
5. Cuocete
circa 40 secondi per lato.
***nella variante light sulla
padella non mettiamo più olio. Se volete la variante proprio tradizionale (pesantina!)
come fanno mia mamma e mia nonna, allora ungete anche la padella. Per tutto il
periodo che cucinate i blini la padella deve rimanere bella unta.
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