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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

Assedio di Leningrado

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Metronomo dell'Assedio Nessuno dimentichi, nulla sia dimenticato (Ol’ga Berggol’c, 1959)       Oggi è il 27 gennaio, una data molto importante sia per la storia di San Pietroburgo che per tutta la Russia. 74 anni fa l’Armata Rossa liberò Leningrado assediato, la culla della rivoluzione, che visse “strangolata” 900 giorni nell’anello stretto dalle truppe naziste. (la scritta su uno dei palazzi di San Pietroburgo: "Cittadini, durante i bombardamenti, questo lato della via è più pericoloso")   Mi sono permessa di cominciare questo post con la frase scritta dalla poetessa sovietica, Ol’ga Berggol’c, che è diventata un inno a tutti i sopravissuti, ai deceduti, all’eroismo di ogni cittadino della città e all’Armata Rossa in generale. La frase la prima volta fu citata nella poesia scritta dalla poetessa ormai dopo la Guerra, nel 1959, ma dopo l’avevano usato come il manifesto sul muro della memoria del cimitero Piskarevskoe (San Pietroburgo). Leningrado

Cosa sono kolyadki e perché le ragazze lanciano valenki per strada?

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... continua Altra usanza del Natale ortodosso è Kolyadovanie (Колядование) , quando il gruppetto di adulti e bambini travestiti, ma a volte anche no, la sera di Vigilia vanno per le case cantando le canzoncine (dette “kolyadki” ) a tema per esempio dei divertimenti invernali oppure dell'ospitalità dei padroni; in cambio da questi ricevevano qualcosa. Prima della Rivoluzione davano pane, salame, piroghi (torte salate), dolci; questo secondo il detto russo "più dai agli ospiti, più ricco sarai dopo tu e la tua famiglia".   Adesso vanno a cantare i kolyadki soprattutto i bambini. Ricordo quando vivevo ancora a Mosca e il 6 di gennaio i bambini suonavano alle porte e ricevevano i dolci. Alcuni adulti per scherzo lo fanno anche al giorno d’oggi. Mio papà per esempio è originario della Bielorussia, e mi ha raccontato che là a quelli che vengono con kolyadki vengono date piccole offerte in denaro. Tutto questo nel suo romanzo “La notte prima di Natale” è stato racco

Vigilia del Natale ortodosso e i suoi piatti tipici

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Oggi per il mondo ortodosso è un giorno molto importante, perché il 6 gennaio è la Vigilia di Natale. Un po’ di storia e perché il natale lo festeggiamo proprio domani l'ho già raccontato nel post “Natale oppure Capodanno” (21/12/2016). Qui invece mi dedicherei alle tradizioni natalizie e ai piatti tipici.  La santa festa di Natale precede la quaresima natalizia che comincia il 28 novembre e dura fino al 6 di gennaio. La quaresima ortodossa è molto più rigida di quella cattolica. In questo periodo non si possono mangiare diversi cibi, tra cui carne, uova, latte, formaggio, burro; inoltre il lunedì, mercoledì e venerdì non si possono mangiare pesce e vino. In generale è invece permesso mangiare frutta, verdura, frutti di bosco, funghi, riso, grano saraceno, avena (e altri cereali), pane, diversi tipi di noci, miele. Sabato, domenica, martedì e giovedì è permesso mangiare pesce, frutti di mare, burro e bere un po’ di vino. Il periodo dal 2 al 5 di gennaio della quaresima div