Natale oppure Capodanno?



Forse è l’unica festa che mi riporta indietro, alla mia infanzia felice, quando c’era tantissima neve fuori e dentro si sentivano il profumo dei mandarini e dell’insalata russa appena fatta. Nell’angolo del salotto si trovava sempre l’albero di Natale addobbato con quegli addobbi sovietici, così diversi e modesti in confronto a quelli attuali, ma cosi cari al mio cuore. La ghirlanda, fatta di cartoline sovietiche sul tema di capodanno, che avvolgeva l’albero. Sotto l'albero, al suo posto meritato c'era sempre Ded Moroz (Babbo Natale) con l'enorme barba fatta di ovatta e, accanto a lui, la sua fedele aiutante-nipotina: Snegurochka (Снегурочка). C'era anche e soprattutto questa attesa, che si prova solo da bambini, di qualche miracolo. Tutto questo è il ricordo del mio Capodanno pieno di calore, quando finalmente si poteva riabbracciare la nonna che vedevo raramente e quando tutti si univano attorno al tavolo per cenare e guardare i film sovietici tanto amati da grandi e piccini. 
Qui in Italia mi chiedono spesso come e quando festeggiamo Natale. Io rispondo che fino a pochi anni fa per i russi il Capodanno rimaneva la festa più importante di quella di Natale.  Adesso allora è arrivato il tempo di raccontarvi il perché.
 Soprattutto fondamentale ricordare le date in cui si festeggiano queste ricorrenze. Capodanno, che in Russia chiamiamo Novij God cioè Anno Nuovo, è come in tutto il mondo il 31 dicembre. Il Natale invece lo festeggiamo il 7 di gennaio e quindi la vigilia è il 6 di gennaio. Suona un po’ strano che prima arrivi l’Anno Nuovo e dopo il Natale cioè la natività di Gesù. Questo fatto è dovuto soprattutto alla storia della Russia. Fino al 1929, ovvero ai tempi della Russia zarista e poco dopo la Rivoluzione, il Natale era festeggiato secondo il calendario gregoriano, cioè il 25 dicembre, era anche Festa Nazionale e giornata non lavorativa. Alcune tradizioni natalizie erano più o meno uguali a quelle che esistono ancora oggi in Italia: la Messa alla Vigilia, l'albero di Natale, i tantissimi regali; Natale era la festa importante,  più del Capodanno. La gente in Russia inoltre seguiva la quaresima che precedeva la festa di Natale, un digiuno abbastanza severo. Se conoscete la lingua russa vi consiglio vivamente di leggere le biografie dei parenti di Nicola II, in cui raccontano come si festeggiava il Natale, leggendole si sente proprio quella atmosfera di una volta.
 (Natale nella famiglia nobile)

(Natale nella famiglia di contadini)

 Con l’arrivo del Governo sovietico e il verificarsi dei tragici eventi che portò con sé la Rivoluzione fino alla fucilazione della famiglia dell’ultimo imperatore, il Natale come festa religiosa fu vietato completamente e divenne un giorno lavorativo; la tradizione dell’albero e dei regali fu spostata al più laico Capodanno. Durante il regime la gente aveva paura di andare nelle Chiese e festeggiare le feste religiose. Tanto per dirvi mia bisnonna era molto religiosa e andava in chiesa di nascosto, sempre rischiando. La festa di Natale ritornò solo nel 1991, ma il giorno di festeggiamento divenne il 7 di gennaio, secondo il calendario giuliano.
Meglio che sul Natale vi racconti più avanti, quando sarà il giorno del Natale ortodosso, ma adesso torniamo al discorso di Capodanno.
Già all’inizio di dicembre ogni città russa comincia ad addobbarsi con lampadine, alberi di natale e le vetrine dei negozi cambiano il loro look. Tutti cominciano a correre in cerca di regali. In Russia i regali si fanno a Capodanno. 
Ovviamente non potevano mancare i bambini anche in questo mio post. Per i bimbi russi le fabbriche che producono cioccolato ogni anno fanno scatole di cioccolatini e caramelle con dentro qualche sorpresa, per esempio piccoli peluche. 

Queste scatole le regalano le aziende ai dipendenti che sono genitori. Ricordo come se fosse stato ieri come aspettavo l’arrivo dei miei genitori dall’ufficio per aprire finalmente questi pacchi! Ne avevo sempre due perché nella mia famiglia lavorano sia mamma che papà. A volte queste scatole magiche vengono date in dono ai bambini nella scuola elementare o all'asilo. 
I bambini negli asili preparano il concerto per i genitori dove cantano delle canzoncine a tema di Capodanno; ogni bambino poi impara a memoria qualche breve filastrocca  per dopo raccontarla a Ded Moroz (Babbo Natale russo) per ricevere in cambio un regalo. Il concerto dell'asilo ("утренник-utrennik", cioè la festina che si svolge la mattina, "utro" è mattina in russo) si svolge un paio di giorni prima di Capodanno. Vengono invitati a vederlo tutti i genitori. I bambini si travestono. Si si, travestirsi da Superman (ai giorni nostri ovviamente), da coniglietto oppure da principessa è una tradizione di Capodanno in Russia, non del Carnevale come in Italia. 


Al concerto viene invitato Ded Moroz con la sua nipotina Snegurochka, un personaggio che esiste solo in alcuni paesi dell'ex Unione Sovietica. Snegurochka prende le radici dal folclore russo, da una fiaba molto famosa. Snegurochka significa “nata dalla neve” perche la neve in russo è “sneg”. Snegurochka diventa la nipote di Ded Moroz nel 1935, e all’inizio del 1937 Ded Moroz e Snegurochka per la prima volta vengono a trovare i bambini alla festa di Capodanno nella Casa dell'Unione.
La festa di Capodanno non viene vissuta però solo dai bambini... anche gli adulti ne organizzano negli uffici oppure nei ristoranti. A noi russi piacciano le feste e piace divertirsi. Ultimamente va molto di modo andare fuori insieme ai colleghi non solo al ristorante, ma in qualche "agriturismo" in campagna, dove ci si può divertire anche con lo slittino o gli sci da fondo. Alcuni offrono addirittura la possibilità di fare un giretto sulla slitta trainata da cavalli.
Esistono tantissime tradizione legate a come festeggiamo il Capodanno, sicuramente molto familiari ad ogni russo. Ne parlerò nel prossimo post.












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