Pasqua ortodossa. Storia e tradizioni.




      Oggi tutto il mondo ortodosso festeggia una delle feste religiose più importanti:  Pasqua/Пасха; essa spesso non coincide con quella cattolica. Pasqua è una festa antichissima ortodossa, per alcuni credenti è quasi più importante del Natale.
      Adesso guardiamo un po’ come gli ortodossi si preparano a questa grande Festività.

QUARESIMA 
        Subito dopo la settima della Maslenitca/Масленица (Carnevale) comincia la Quaresima, cioè la preparazione dei credenti per la Pasqua. Essa dura 40 giorni (quest’anno dal 19 febbraio fino al 7 aprile). È il digiuno più rigido dell’anno. Per tutti i 40 giorni è vietato mangiare carne, uova, latticini. È permesso mangiare pesce ma solo nella Domenica delle palme (Domenica dei salici/Вербное воскресенье per gli ortodossi) e nella festa dell’Annunciazione. È permesso mangiare frutti di mare per esempio calamari, cozze, gamberi. Si mangiano di solito pane, cereali, frutta e verdura, tutti tipi di frutta secca, miele, marmellate. Ovviamente la gente che ha problemi di salute non deve assolutamente seguire tutte queste regole perche la Quaresima è soprattutto intesa come un sacrificio dal punto di vista religioso, che comprende pregare, frequentare le messe ed essere buoni e pazienti con i nostri prossimi.
     La Settimana Santa (Strastnaya Sed’mitza/Страстаня Седьмица) sono gli ultimi sei giorni della Quaresima, direi i giorni più rigidi.

Piatti tradizionale della Pasqua

I piatti tradizionali sono le uova colorate, il kulich/кулич (è come il panettone) e la paskha/пасха, cioè una torta fatta di tvorog (una specie di ricotta e fiocchi di latte). Tutte queste pietanze vengono cucinate il giovedì, chiamato "Giovedì pulito" (chistij chetverg/чистый четверг). Questo giorno si fanno le pulizie in casa, nel giardino e si cucinano i piatti tipici scritti prima.

Kulich/кулич: è un piatto importante della tavola pasquale e rappresenta il simbolo cristiano. È l'analogo casalingo del pane della Chiesa (che si chiamava “artos”) che nei tempi antichi veniva preparato proprio per la Grande Festa. Il kulich è simbolo del sacrificio dell’espiazione dei peccati. A differenza dall’antico “atos” nel kulich si aggiungono zucchero, uvetta e noci. Il kulich cotto bene può durare, senza andare a male, tutti i 40 giorni, cioè dalla Pasqua fino alla festa dell’Ascensione. Esso rappresenta la presenza di Dio nel mondo e nella vita di ognuno di noi. Nei tempi antichi la grandezza del kulich dipendeva dal numero dei famigliari, perché ogni giorno della settimana pasquale veniva mangiata una fetta da ogni membro della famiglia.

Uova colorate: sono l'immancabile simbolo della Pasqua ortodossa e rappresentano la vita nuova e la Resurrezione del Cristo. Le uova si colorano in diversi colori, ma quello rosso rimane il più importante con il suo significato molto forte: colore della vita, del sole, della fecondità e della salute. Nei tempi antichi ebbe origine la bella tradizione di regalare le uova che arrivò fino ai tempi dell’ultimo Imperatore russo, Nicola II, che regalava alla sua moglie Alexandra Fedorovna le meravigliose uova Fabergé, ammirabili adesso nell'omonimo museo a San Pietroburgo.

Paskha/пасха. La sua forma piramidale con un lieve restringimento sulla cima, rappresenta il Calvario (il Golgota). Per preparare questa dolce pietanza ci vogliono tvorog, panna acida, uova, burro e frutta secca; tutti gli ingredienti amalgamati bene vengono messi nello stampo speciale per preparare la paskha. Il dolce ha quattro lati, su ognuno dei quali sono raffigurati scritte e i simboli. Su uno c’è la scritta “XB” cioè “Il Cristo è risorto”/"Христос Воскрес", sull’altro lato troviamo la croce, sul terzo lato c’è la colomba e sul quarto c’è il rametto di albero. Sul tavolo pasquale rappresenta l’agnello di Dio e ci ricorda che il tempo dei sacrifici sanguinosi è ormai passato.

Sabato santo (Velikaya oppure Strastnaya subbota/Страстаня Суббота)

La mattina del sabato santo tutti i credenti si recano in chiesa con uova colorate, kulich e paskha per “battezzarle”, in pratica il sacerdote li spruzza con l'Acqua Santa.

Proprio nel Sabato Santo che precede la Pasqua ortodossa, in Gerusalemme, nella Basilica del Santo Sepolcro per la gioia di tutti i credenti scende Il Fuoco Santo. I primi secondi non brucia e tutti i credenti “si lavano” con esso. Gli ortodossi lo considerano un miracolo, segno della Risurrezione di Cristo.
 La sera in tutte le chiese ortodosse cominciano le messe pasquali che durano fino a notte fonda. Proprio durante la notte oppure la mattina presta a Pasqua tutti i credenti e i preti nelle chiese dicono “Xristos voskres”/"Христос Воскрес" cioè “Il Cristo è risorto”, e dopo segue la risposta “E’ veramente risorto” (Vo istinu voskres/Во истину воскрес). 


Dopodiché si mangia un po’ di uovo “battezzato”, rito detto “razgovliat’sya”/разговляться cioè "mangiare il cibo dopo la Quaresima". Non dimentichiamo infatti che per tutta la Quaresima non si mangiano uova. 
Domenica di Pasqua 
          La mattina di Pasqua, e dopo a pranzo, tutta la famiglia si unisce intorno al tavolo. Il primo saluto è “Xristos voskres” e dopo ci si bacia, in russo ciò si chiama Xristosovat’sya/христосоваться, un verbo che si usa solo per la Pasqua (intendendo il baciarsi).


Sul tavolo troviamo i piatti tradizionali, ma anche carne, arrosto e tutte le pietanze che non si potevano mangiare durante la Quaresima. La Domenica di Pasqua è il giorno dell’assoluto riposo, non si svolge nessun lavoro domestico.

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