Giornata della Grande Vittoria. 9 maggio



             La giornata della Vittoria, Den’ Pobedy/День Победы. Come dice la canzone dedicata propria a questo giorno importantissimo per ogni russo “Den’ Pobedy, è la gioia con le lacrime agli occhi, questo giorno lo avvicinavamo come potevamo”.

La festa viene celebrata il 9 maggio, che dal 1965 è divenuto giorno festivo. È una delle festività russe più importanti in qunato si festeggia la Grande Vittoria dell’Armata Rossa e di tutto il popolo sovietico sulla Germania nazista. In ogni città russa viene celebrata questa festa con le parate militari e i ringraziamenti ai veterani (coloro che avevano passato tutta la guerra rischiando la propria vita e hanno regalato al popolo dei paesi dell ex Unione Sovietica un futuro sereno. Purtroppo gli anni passano e, per forza di cose, sono sempre meno).
        Secondo me non esiste neanche una famiglia dove la Guerra non sia entrata. Nonni, nonne, bisnonni, zii, padri… tantissime famiglie conservano le loro storie crudeli. Qualcuno ha visto la guerra con gli occhi di bambino, come per esempio mia nonna. Quando è cominciata la guerra lei aveva appena 5 anni, viveva nella città di Istra, a 40 chilometri al Nord di Mosca. Prima che le truppe naziste entrassero nella città lei e sua mamma sono stati mandati insieme agli altri a 60 km a Sud di Mosca. Quando chiedo a mia nonna di raccontarmi sulla Guerra, magari qualche suo ricordo, lei rimane in silenzio per un paio di minuti e dopo risponde: “non me la ricordo bene, ero piccola, non avevamo niente da mangiare, mangiavamo l’erbaccia che trovavamo”. Mia nonna aveva un fratello che da ragazzino era andato a combattere contro i nazisti e non è più tornato. Fu ucciso vicino alla città russa di Pskov. La mia bisnonna, che faceva la dottoressa durante il conflitto, non amava raccontare su tutto quello che vide, sembrava che quasi si vergognasse. Aveva tante medaglie, ma neanche quelle ci mostrava.
          Quattro anni di battaglie, di perdite, le sofferenze, di fame e freddo. Passando e liberando paesi, aprendo le porte di Auschwitz, l’Armata Rossa (vorrei precisare che non era semplicemente l’esercito russa, ma l’insieme dei soldati provenienti dai paesi dell’ex Unione Sovietica) la sera del 28 aprile entra nel Palazzo del Reichstag di Berlino. La battaglia durò fino alla notte del 2 maggio quando il Reichstag finalmente capitolò. La Bandiera della Vittoria fu installata sulla cupola del palazzo proprio quel giorno. 
 
La legge russa dichiara che:“La Bandiera della Vittoria è il simbolo ufficiale della Vittoria sulla Germania nazista del popolo sovietico e la sua armata nella Grande Guerra Patriottica 1941 – 1945. Questa bandiera è una reliquia della Stato”.
          Come si festeggia la grande festa allora? Nelle scuole, per esempio. Quando ero piccola il giorno prima della festa venivano dei veterani e ci raccontavano delle battaglie; dopo noi portavamo i fiori e le coroncine all’obelisco eretto in memoria dei caduti in questa guerra. Questi caduti commemorati a scuola erano i ragazzini che il 22 giugno del 1941, subito dopo la festa di fine anno, se ne erano andati alla Guerra e dopo non erano più tornati.
           A Mosca ogni anno sulla Piazza Rossa si svolge una grandissima parata. Purtroppo non ci possono andare tutti, si accede con invito. La Parata si può guardare in diretta su ogni canale russo la mattina del 9 maggio.

 

 Le prove della Parata le cominciano a fare due mesi prima, infine la prova generale la fanno di notte sulla Piazza Rossa e vi può assistere qualsiasi persona: non servono né biglietto, né invito. Tutto è gratuito, ma essendo a Mosca dovete solo passare il controllo di sicurezza,  una routine praticamente quotidiana. Dopo la Parata nei parchi e nelle piazze della Capitale si organizzano dei concerti per i veterani e i moskoviti. L’ingresso ad alcuni concerti è gratuito. La via principale, via Tverskaya, diventa pedonale; vi possono essere i disagi nel lavoro della metropolitana: alcune stazione centrali possono essere aperte solo per far entrare la gente oppure solo per farla uscire. 

Per esempio la stazione della Metropolitana Park Pobedi (Il parco della Vittoria dove si trova il complesso importantissimo dedicato alla Guerra) ha due uscite/ingressi. Il 9 maggio una uscita sarà chiusa (da quella porta si potrà solo entrare nella stazione ma non uscirne), e l’altra uscita sarà aperta cioè si potrà uscirne. Come annuncia il sito ufficiale della Metropolitana di Mosca il giorno di 9 maggio le stazioni di «Площадь Революции», «Охотный ряд», «Театральная», «Александровский сад», «Боровицкая» и «Библиотека Ленина» saranno disponibile solo per entrare o fare la coincidenza. 

Pochi anni fa è nata un’altra bella tradizione: il movimento “Reggimento immortale” (Bessmertnyj polk) in memoria dei caduti nella Guerra. Nelle piccole e grandi città russe la gente prepara grandi cartelli con le foto dei parenti, dispersi durante la Guerra, scrive i loro nomi e una piccola storia. Radunandosi tutti quanti insieme si sfila per le vie delle città. Purtroppo questa nuova tradizione l’ho conosciuta solo dalle fotografie mandate dagli amici perché quando vivevo a Mosca non esisteva ancora. 

Infine la sera a Mosca, San Pietroburgo e altre città si fanno i fuochi d’artificio in memoria di quelli che non ci sono più, per la gioia di vivere sotto il cielo sereno e per ringraziare tutti quanti che ci hanno regalato la vita.



Commenti

Post popolari in questo blog

Cosa unisce Andrej Tarkovskij alla Toscana?

La ricetta di blini

Cosa sono kolyadki e perché le ragazze lanciano valenki per strada?