Anton Pavlovich Cehov: la vita di dottore e drammaturgo ad Istra


“L'uomo diventerà migliore soltanto quando gli mostrerete come è fatto.”

Anton Pavlovich Chechov nacque il 29 gennaio 1860, a Taganrog, città della Russia meridionale. Per i lettori italiani è conosciuto soprattutto come un grande scrittore e drammaturgo, in pochi sanno però che il lavoro principale di Chechov fu curare le persone: era un medico. Nel 1878 giovane Chechov finisce i suoi studi al ginnasio di Taganrog e nel 1879 trasferisce a Mosca, dove comincia a frequentare la facoltà di Medicina dell'Università di Mosca (adesso Prima Università statale di Medicina di Ivan Sechenov). 

          Dall'ottobre del 1879 collabora con un racconto al giornale umoristico "La Sveglia" e lo firma con lo pseudonimo Antosa Chechonte, un nomignolo datogli a scuola; lo abbandonerà nel 1888. Collaborerà poi alla "Libellula", scrivendo sotto diversi pseudonimi racconti, scene e appendici.  

A partire dal 1882, ancora studente, il giovane Chechov comincia ad aiutare i dottori negli ospedali di Mosca. A settembre del 1884 ha l'intenzione di avviarsi alla pratica medica, mette sulla porta la targhetta: dottor A.P.  Chechov. Fa quindi domanda per entrare all'ospedale pediatrico di Mosca.

Nel 1885 Chechov termina i suoi studi all'università e comincia a lavorare come  dottore di provincia nell'ospedale Chikensakya a Voskresensk (adesso Istra). Istra è una bellissima città al nord di Mosca, ed inoltre è la mia città natale.

Questo ospedale esiste ancora adesso. Ovviamente ne è stato costruito un altro, più grande, ma l'edificio storico è rimasto. Tutti i cittadini di Istra conoscono la storia di questo famoso ospedale. A dire la verità gli abitanti della città vanno fieri che Chechov vi abbia vissuto e lavorato. Il tema degli ospedali passa come un filo rosso lungo tutte le opere di Anton Pavlovich. "La corsia n.6", "La chirurgia" e tanti altri racconti furono scritti proprio ad Istra.

 

    La storia che unisce Chechov ad Istra prende inizio nel 1881, quando il fratello minore, Ivan arriva a Voskresensk per fare insegnante in una delle scuole della città. Ad Ivan danno anche un grande appartamento vicino al posto di lavoro (proprio nel centro), dove Anton Chechov passava ogni estate. Purtroppo, nel 1941, la scuola fu distrutta nel corso dei continui bombardamenti di Istra durante la Grande Guerra Patriottica. Al giorno d'oggi sono rimaste solo le colonne del portone e la targa commemorativa.

    Un altro posto molto amato da Chechov si trova a 6 km da Istra, nel pittoresco paesino di nome Babkino. Ivan Chechov, fratello dello scrittore, ha conosciuto Aleksej Kisilev, il proprietario della tenuta Babkino. A partire dal 1885 Anton Chechov comincia a trascorrere l'estate in questa tenuta "tra la natura carinissima, in mezzo ai parchi, al fiume, boschi e prati". 8 giugno 1886 Chechov scrive al suo amico Shechtel: "E' vergognoso rimanere nell'afosa Mosca se esiste la possibilità di andare a Babkino. Qui è meraviglioso: gli uccellini cantano, Levitan dipinge il ragazzo ceceno e l'erba profuma. La natura è talmente piena d'aria che non trovo le parole per descrivertelo. Ogni ramo grida e chiede di essere dipinto da Levitan". Infatti, il vicino di Chechov di questa tenuta era il pittore famosissimo russo, Isaak Levitan. Chechov e Levitan erano grandi amici.

(Isaak Levitan "Verso sera sul fiume Istra").

   
     Vorrei dire due parole su Levitan, che era e rimane un grande pittore paesaggista russo. I suoi capolavori si possono ammirare nel Museo Russo di San Pietroburgo oppure nella città di Ples. Proprio a Babkino, circondato dalla vera natura russa, Levitan trova ispirazione e ci torna ancora e ancora.

          Alle porte del paese si trova il piccolo monumento che rappresenta Levitan insieme a Chechov.

    Si ritiene che proprio la permanenza a Babkino, nel periodo dal 1885 al 1887, divenne fonte di ispirazione per creare "Il giardino dei ciliegi", il capolavoro più famoso di Chechov.     
    Un altro fatto molto importante, soprattutto per me, è che ad Istra esiste la scuola che porta il nome di Anton Pavlovich Chechov. L'ho frequentata anch'io per ben 10 anni (in Russia abbiamo la scuola unica che inizia dalle elementari e finisce nelle superiori). La vita scolastica era ricca di eventi dedicati alle opere e alla vita dello scrittore. Le insegnanti di letteratura avevano creato il museo dedicato a Anton Pavlovich. Ogni anno, l'ultima settimana di gennaio (in corrispondenza del compleanno di Chechov) viene dedicata interamente alle opere del drammaturgo. Si fanno spettacoli usando i piccoli racconti e proprio gli alunni (a partire dalla prima media) diventano gli attori. Questa tradizione è viva ancora adesso.


 

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