...nel cuore di Mosca...alla scoperta dei gioielli di Zamoskvorechie



Zamoskvorechie (Замоскворечье) è uno dei quartieri centrali e storici di Mosca. Il suo nome è dovuto alla posizione, che in russo significa "Dietro il fiume Moskova" (Za Moskvoj), rispetto al Cremlino.

Per visitare questa zona della capitale russa basta prendere la metropolitana e scendere alla stazione "Novokuznetskaya" oppure "Tret'yakovskaya". E da là, a piedi, andare ad esplorare questo bellissimo quartiere storico: via Bolshaya Ordynka e via Malaya Ordynka, via Pyatnickaya, Galleria di Tret’yakov, Casa-museo del drammaturgo russo Ostrovskij, Casa-museo del poeta russo Sergej Esenin, i piccoli vicoli, edifici storici, le Chiese ortodosse, numerosi bar i ristoranti.

Il mio racconto su Zamoskvorechie vorrei cominciare con la storia di un posto a me molto caro, che si nasconde in via Bolshaya Ordynka, ed è oasi di tranquillità e pace nel cuore pulsante della metropoli. È il Convento delle Sante Marta e Maria che fu fondato da Elizaveta Fedorovna nel 1909. Dopo la morte del suo amato marito, lasciò la vita mondana, vendette tutto e con i soldi ricavati acquistò la tenuta con giardino, in via Bolshaya Ordynka.


 
Il 10 febbraio 1909 è la data ufficiale della sua apertura. All’inizio il Convento contava solo 6 persone, verso 1918 ce ne furono 105. Questo era un posto particolare che non rappresentava né un monastero, né un convento semplice delle suore della Misericordia. Le vedove e le ragazze dell’età tra 21 e 40 potevano diventare suore della Misericordia, veniva stipulato il cosiddetto “contratto”, al termine del quale le donne potevano lasciare il Convento e formare la propria famiglia.

Nel 1911 sul territorio del Convento esistevano: l’ospedale per donne e bambini poveri, la casa per le donne malate, una farmacia che consegnava gratuitamente i farmaci, inoltre il cosiddetto “ufficio di collocamento per le ragazze”, la scuola della domenica per le donne, una biblioteca gratuita, la mensa. L’accento però era soprattutto sul dare un aiuto medico qualificato. Qui ricevevano tutti i dottori più famosi di Mosca. Le suore venivano educate da loro. L’ospedale presso il Convento veniva considerato come il migliore di Mosca.

Il Convento funzionò fino al 1926. Più tardi qui vi furono un cinema, l’ospedale, una officina di restauro e anche dei laboratori. Solo nel 1992 il Convento rinacque, quando fu dato al Patriarcato di Mosca.

            Sul territorio del Convento si trova una chiesa bellissima che nasconde al suo interno affreschi meravigliosi. La chiesa è sempre aperta: si può entrare per visitarla, mettere una candela o partecipare nella messa. La chiesa è stata progettata dall’architetto Shusev. L’interno fu dipinto dal pittore russo Michail Nesterov. Gli affreschi interni raccontano la vita di Gesù. 



Il più significativo è “La via verso il Cristo”. Qui Nesterov non segue la tradizione ortodossa della pittura. Invece di disegnare santi, o almeno monaci, come vuole la tradizione antica dell’affresco religioso russo, lui disegna le persone comuni, che cercano la via verso la propria salvezza. Ha quindi dipinto la Russia vera nel periodo dal 1908 al 1911.

La via verso il Cristo
    Sul territorio del Convento c’è anche la casa dove aveva vissuto Elizaveta Fedorovna. Per visitarla bisogna prenotare. Le visite guidate si svolgono alle 11 e alle 15. Al pian terreno della Casa, si trova la libreria, dove oltre ai libri (tutti in russo purtroppo) potete acquistare dei bellissimi souvenir fatti a mano e anche le icone russe.

            Di fronte al Convento, sempre in via Bolshaya Ordynka si trova la chiesa di San Nicola in Pyji (Храм Святителя Николая в Пыжах).

CONSIGLIO. Sul territorio delle chiese si trovano sempre dei piccoli chioschetti dove potete comprare il tipico snack russo, pirozhki (пирожки). Costano poco, e sono molto buoni. Vengono fatti dalle suore. Anche il pane è molto buono. Spesso si può prendere anche il tè caldo o anche kvas, bevanda analcolica russa rinfrescante. Inoltre, sul territorio delle chiese si trovano Trapeznye (Трапезная), che significa “posto dove si mangia” (trapeznichat’ è il verbo della lingua russa antica, che significa proprio “mangiare”). Qui i piatti non costano tanto e sono buoni. Proprio in questi posti potete assaggiare la cucina tipica russa. In Trapeznye potete trovare anche i piatti vegani o vegetariani, perché gli ortodossi russi seguono spesso le quaresime, che sono molto rigide.

Passando per via Bolshaya Ordynka, andate sempre dritto, ammirando naturalmente le bellissime architetture ed imboccate Vtoroj Chernigovskij Pereulok. Anche qui si nascondono i gioelli di Zamoskvorech’e. La chiesa di Michail e Fedor Chernigovskie (costruita nel 1625) 

e la casa di relazione di Durilin (Doxodnyj dom, Доходный дом).

Per un buon caffè vi consiglio vivamente il bar Coffee Bean con ambiente caldo e accogliente. Qui potete anche mangiare torte e panini. I ragazzi alla cassa sono molto gentili e simpatici. 

Per un cocktail o aperitivo andate al ristorantino “Masters&Margaritas”, in via Piatnickaya 5, stroenie 1. E non dimenticate, che Mosca è la città che non dorme mai!

Buona passeggiata!

 

 

 

 

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